Oggetto: Legge 29.1.1992, n. 113. Richiesta verifica attuazione da parte del Comune di Roseto
La Sezione Italia Nostra di Atri – articolazione dell’Associazione O.N.L.U.S., costituita a livello nazionale e riconosciuta con D.P.R. 22 agosto 1958 n. 1111, portatrice di interessi diffusi in materia ambientale – espone alla S.V. quanto segue.
La Legge in oggetto affida ai Comuni diverse competenze finalizzate allo “sviluppo degli spazi verdi urbani”. Al riguardo si segnalano in particolare:
a) l’art. 1, comma 1, secondo il quale, “in attuazione degli indirizzi definiti nel Piano forestale nazionale, i Comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti provvedono, entro sei mesi dalla registrazione anagrafica di ogni neonato residente, e di ciascun minore adottato, a porre a dimora un albero nel territorio comunale”
b) l’art. 3 bis, comma 2, il quale dispone che “due mesi prima della scadenza del mandato, il Sindaco rende noto il bilancio arboreo del Comune, indicando il rapporto fra il numero degli alberi piantati in aree urbane di proprietà pubblica, rispettivamente al principio e al termine del mandato stesso, dando conto dello stato di consistenza e manutenzione delle aree verdi urbane di propria competenza”.
Come è noto, il prossimo 5 giugno la cittadinanza di Roseto degli Abruzzi sarà chiamata a rinnovare, per scadenza naturale del mandato, il Sindaco e l’intero Consiglio comunale.
Scriviamo la presente perché non ci risulta che il Sindaco di Roseto degli Abruzzi abbia provveduto a rendere pubblico il “bilancio arboreo” del Comune, né, tanto meno, che siano stati messi a dimora, sul territorio comunale, alberi per ciascun bambino nato o adottato.
Per dissipare questo nostro dubbio, siamo certi che vorrà disporre un rapido accertamento presso il Comune di Roseto degli Abruzzi, per verificare l’effettivo adempimento di quanto previsto dalla suddetta normativa.
In attesa di avere un Suo cortese riscontro – che speriamo possa attestare che il Comune di Roseto degli Abruzzi abbia adempiuto alle prescrizioni di legge, per il bene e la qualità della vita dei cittadini – inviamo ossequiosi saluti.
Atri, 17 maggio 2016
Il Presidente
Domenico Zenobio