(e il ricordo di quel lembo di Paradiso non può togliercelo la bruttezza di oggi)
Durante l’estate, ci ha provato l’Amministrazione comunale a migliorare l’Ambiente e il Paesaggio, e a riesumare la perduta bellezza.
E per nascondere la fatiscenza e lo squallore dei luoghi sensibili, ha usato tantissimi veli pietosi.
Che, tanto per fare qualche esempio, e come documentato dalle foto, non sono stati sufficienti a coprire il vergognoso sbriciolamento del romantico Pontile e la discarica a cielo aperto all’ingresso della defunta Riserva naturale Borsacchio.
Sono stati tentativi lodevoli quelli messi in atto dal sindaco Pavone e dall’assessore Fornaciari, che volevano riscattare il Premio Attila, vinto meritatamente nel 2014.
E nel 2015, con altri due progetti da realizzare (la decimazione delle aiuole nel lungomare e l’abbattimento dei pini in via Cristoforo Colombo), potranno vincere nuovamente l’ambito trofeo e aggiungerlo al loro invidiabile palmares.